giovedì 30 novembre 2006

Saimir

(Italia, 2004, col. 88’)
di Francesco Munzi.
Con Mishel Manoku, Xhevder Feri, Lavinia Guglielman, Anna Ferruzzo, Genti Hazizi.
trama
Un ragazzo albanese vive nel nostro paese con il padre, e lo aiuta riluttante nel suo lavoro di camionista trasportatore di immigrati clandestini. Il film racconta il difficile rapporto fra i due, il flirt del giovane protagonista con una ragazza italiana finito male, i furti commessi in compagnia di alcuni zingari e l’amore a prima vista per una ragazzina dell’Europa dell’Est che sta per essere avviata alla prostituzione. Finale abbastanza sorprendente.

critica
Il cinema italiano è ancora vivo, piccoli film come questo sono li a testimoniarlo. La voglia di normalità del protagonista si infrange su una società tutt’altro che integrata dove glie extra-comunitari formano una substrato a se stante completamente avulso dal resto del paese. Azzeccata anche l’idea di sottolineare solo l’albanese, così da capire anche le difficoltà linguistiche dello spaesato protagonista quando interagisce con altre etnie. Un cinema vero, che sa raccontare ed ha qualcosa di diverso da dire. Il film ha vinto un premio come opera prima al festival di Venezia.

voto 7,75