lunedì 18 dicembre 2006

I ragazzi venuti dal Brasile

(The Boys from Brazil, USA 1978, col. 123’)
di Franklin J.Schaffner.
Con Gregory Peck, James Mason, Laurence Olivier, Lilli Palmer, Uta Hagen, Steve Guttenberg, Bruno Ganz.

trama
Un giovane e curioso ebreo americano scopre in Paraguay una strana organizzazione nazista clandestina capeggiata del famigerato dottor Mengele, noto per le sue pratiche sanguinarie ad Auschwitz. Quando suo malgrado viene scoperto riesce comunque ad informare il più grande cacciatore di nazisti israeliano che ben presto si mette sulle tracce dei nazisti. Intanto scopriamo che Mengele & co. hanno organizzato un piano diabolico che prevede una serie di omicidi in mezzo mondo, poi si scopre che c’è di mezzo anche la clonazione, effettuata dopo la guerra, di numerosi bambini poi dati in affidamento a normalissime coppie ignare. Dietro si nasconde un terribile piano segreto.

critica
Improbabile film fantapolitico tratto dal noto bestseller di Ira Levin, la storia è talmente assurda da risultare quasi divertente. Strepitoso cast di vecchie glorie, bella musica del bravo Jerry Goldsmith. Uno dei primi (o forse il primo?) film ad affrontare (seppur in modo alquanto bizzarro) il tema della clonazione. Schaffner, che si era messo in luce con “Il pianeta delle scimmie”, dimostra di essere un regista solido. Modesto divertimento senza tante pretese, un ritmo un po’ più veloce, o qualche taglio avrebbe giovato ad un film un po’ troppo verboso e privo di azione.
Voto 6,00.

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