mercoledì 13 dicembre 2006

Orizzonti di gloria

(Paths of Glory, USA 1957, b/n 86')
di Stanley Kubrick.
Con Kirk Douglas, Adolphe Menjou, George MacReady, Ralph Meeker, Christiane Kubrick.

trama
Il colonnello Dax è alla guida di un battaglione dell'esercito francese durante la prima guerra mondiale, le sue truppe sono in prima linea sul fronte occidentale da ormai lungo tempo. I soldati sono trincerati e decimati dai numerosi e vani attacchi effettuati in precedenza. Nonostante le difficoltà l'ambizioso generale a capo della divisione ordina l'attacco per tentare la conquista dell'inespugliabile posizione del nemico, denominata "il formicaio". Il risultato sarà disastroso con tantissimi soldati morti ancor prima di aver messo un piede fuori dalla trincea. Ma questo per il generale è inaccettabile, l'intero battaglione viene accusato di codardia, e nonostante le reiterate proteste di Dax il comandante di divisione chiede una punizione esemplare.

critica
Definito, a ragione, il miglior film antimilitarista di tutti i tempi, un capolavoro che non invecchia mai. 86 minuti perfetti, non una solo inquadratura superflua, tutte le singole sequenze sono funzionali al racconto. In un'epoca (il secondo dopoguerra) in cui nei film bellici veniva sempre esaltato il patriottismo e la giusta causa dei vincitori, Kubrick ci mostra la profonda disumanità della guerra, la trasposizione anche in prima linea di quell'ingiustizia sociale sempre presente nel mondo civile occidentale. Ed il tema è sempre attualissimo, i militari che muoiono oggi in Iraq o Afganhistan non sono forse i figli delle classi più deboli? E il patriottismo è la molla usata per muovere una massa di disperati verso una fine insensata. Un film straordinariamente moderno, una pellicola di guerrà in cui il vero nemico non è l'altro esercito ma il proprio stato maggiore, d'altronde durante la cosiddetta grande guerra miglioni di soldati furono davvero mandati inutilmente al massacro per conquistare qualche metro di terreno. Il film fu vietato in Francia per circa venti anni. Memorabile il piano sequenza in cui il generale passa in rassegna le truppe in trincea. Curiosità: la ragazza che canta nella struggente scena finale è la futura signora Kubrick.
Voto 10 e lode!