venerdì 9 febbraio 2007

La contessa bianca

(The White Countess, Regno Unito/Usa/Germania/Cina, col. 138’)
di James Ivory.
Con Natasha Richardson, Ralph Fiennes, Vanessa Redgrave, Madeleine Potter, John Wood, Allan Corduner.
Shanghai anni ’30, la contessa Sofia profuga delle rivoluzione d’ottobre vive con la figlioletta e la famiglia del defunto marito in condizioni misere, riesce a malapena a sfamare i suoi congiunti con il suo sporco lavoro di entreneuse. Todd Jackson è un diplomatico americano diventato cieco in seguito ad un tragico incidente che ha vista coinvolta la figlioletta, ormai è diventato un cinico e solitario frequentatore di locali notturni. Quando decide di aprirne uno tutto suo coinvolge nell’operazione anche Sofia conosciuta casualmente in un bar. Intanto sulla città incombe l’ombra dell’invasione giapponese. Ivory è bravissimo nella ricostruzione storica ed ancora una volta ce lo dimostra in maniera convincente, peccato che al regista britannico interessino più i risvolti sentimentali dei suoi personaggi rispetto all’affresco epocale nei confronti del quale Sofia e Todd sembrano due entità astratte, non è un caso infatti che la scena più riuscita di tutto il film sia l’incontro casuale con un nobile russo che sta facendo lo sguattero. In questa maniera il film è totalmente anacronistico e non riesce a suscitare ne emozioni ne tantomeno interesse storico, oltre tutto finale super conciliante riesce ad affossare tutta la storia. Terribile il doppiaggio italiano, e poco credibile Fiennes come cieco. La Richardson è la figlia della Redgrave ed entrambe non hanno i tratti somatici giusti per interpretare delle russe. Voto 5,25.

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