martedì 13 febbraio 2007

Prime

(Usa 2005, col. 105')
di Ben Younger.
Con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg, Jon Abrahams, Adriana Biasi, Zack Orth, Naomi Aborn.
New York, la bionda trentasettenne Rafi ha appena divorziato ed è in cura da una psicoanalista. Una sera durante una rassegna dedicata a Michelangelo Antonioni conosce un giovane, simpatico ed attraente ragazzo. I due iniziano ad uscire e l'amore sembra sbocciare davvero unico ostacolo, lui ha soli 23 anni, la cosa crea non poco imbarazzo in Rafi che vuole un figlio e non vede un futuro nella relazione, ma Lisa, la sua psicoanalista le dice di lasciarsi andare e vivere in piena libertà questa nuova appagante esperienza. Il tutto si complica, però, quando Lisa scopre che il giovane in questione è suo figlio David. Commedia sentimentale abbastanza tradizionale che punta tutto sulla verve del duo Thurman/Streep e sull'idea della storia fra una donna che va per i quaranta con un quasi ragazzino figlio della confidente di lei, in più per condire il tutto viene messa in mezzo anche l'origine ebraica della famiglia di lui. L'unica idea davvero divertente di tutto il film, è la visione che ha David della nonna che si da le padellate in testa ogni qual volta lui fa una scelta di vita fuori dal seminato. Il regista, anche sceneggiatore, non ha nemmeno il coraggio di spingersi fino in fondo, ed il finale politically correct lo dimostra. Uno di quei film che si dimenticano molto in fretta adatti ad una serata leggera leggera. Voto 5,50.

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